a cura di Cosimo Spezio, vicepresidente Settore Giovani diocesano e responsabile dell’Area Internazionale dell’ACI
La scorsa settimana, dal 2 all’8 febbraio, si è tenuta a Roma la XI edizione della Settimana di Preghiera e Riflessione contro la tratta degli esseri umani, coordinata da Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta, con la presenza di diverse organizzazioni partner, tra cui anche l’Azione Cattolica Italiana e il Forum Internazionale di AC. In occasione dell’Anno Santo Giubilare, il tema scelto è stato: “Ambasciatori di speranza. Insieme contro la tratta di persone”.
In qualità di coordinatore dell’area internazionale dell’ACI, ho avuto la possibilità di essere anch’io un giovane ambasciatore di speranza e di partecipare ad alcuni momenti significativi. In particolare, nella mattinata di venerdì 7 febbraio, come delegazione dei giovani ambasciatori, sopravvissuti e rappresentanti della rete delle organizzazioni promotrici abbiamo incontrato in udienza privata il Santo Padre Francesco presso Casa Santa Marta. È stato un momento toccante perché il Papa, nonostante le precarie condizioni di salute, ha incoraggiato tutti i presenti a continuare a lavorare contro questo crimine che calpesta i più basilari diritti dell’uomo, spronando gli operatori a mettere al centro del proprio lavoro le vittime e i sopravvissuti.




Ci siamo poi spostati presso la casa dell’UISG (Unione Internazionale delle Superiore Generali), ente promotore dell’iniziativa assieme all’USG (Unione dei Superiori Generali), per vivere il pellegrinaggio online di preghiera e riflessione contro la tratta. Attraversando tutti i continenti e i fusi orari, dall’Oceania all’Asia, Medio Oriente, Africa, Europa, Sud America e, infine, il Nord America, l’evento è stato trasmesso in diretta streaming in cinque lingue (inglese, spagnolo, portoghese, francese, italiano). Se da un lato è stato triste constatare la diffusione globale di questo terribile crimine, dall’altro è stato confortante vedere tante organizzazioni e persone di buona volontà unite contro la tratta degli esseri umani.
Il giorno successivo, l’8 febbraio, si è celebrata la Giornata Internazionale di Preghiera e Riflessione contro la tratta degli esseri umani. Tale data non è casuale, poiché ricorre la festa di Santa Giuseppina Bakhita, donna e suora sudanese vittima di tratta e simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro questo fenomeno. Come giovani ambasciatori di speranza presenti, abbiamo concluso la nostra esperienza con una giornata di confronto e dialogo, terminando con il consueto lancio della Call to Action, una chiamata all’azione globale contro la tratta, da usare per mobilitare e sensibilizzare contro questa triste realtà in tutto il mondo. Ci siamo salutati dandoci appuntamento al prossimo anno: sappiamo infatti che, purtroppo, la tratta non sarà sconfitta nel breve termine, ma al contempo non manca in noi la speranza di poter fare ancora tanto contro questo crimine.
Come Azione Cattolica Italiana, siamo determinati non solo ad appoggiare Talitha Kum, la rete internazionale contro la tratta, ma sappiamo anche che occorre parlare di questo fenomeno nei nostri gruppi parrocchiali e diocesani. Un piccolo gesto potrebbe essere scaricare l’app Walking in Dignity, attraverso cui è possibile convertire i propri passi in token da donare a progetti per il recupero delle vittime e dei sopravvissuti. Abbiamo infine il dovere di sensibilizzare tutti i nostri aderenti contro la tratta, sottolineando come questo crimine sia presente anche nelle nostre società occidentali, apparentemente avanzate e benestanti.
Non smettiamo di impegnarci affinché tutti possano vivere e camminare nella dignità.