Skip to content

Settimana Sociale, si è chiusa la cinquantesima edizione a Trieste

a cura di Alessandro Greco (delegato per l’arcidiocesi di Taranto)

È stata un’edizione nel segno della partecipazione, la cinquantesima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si è appena conclusa a Trieste. Partecipazione di cui non si è solo parlato, ma che si è sperimentata con una modalità innovativa sin dall’organizzazione dell’evento.

Meno relazioni in plenaria rispetto alla precedente Settimana Sociale di Taranto, più spazio ai laboratori tematici, nei quali si è sperimentato un metodo di discernimento complesso basato sulla scrittura. Per rifuggire dal tradizionale “cerchio” da gruppo di catechesi che tutti ben conosciamo, in cui si corre sempre il rischio di non approdare mai ad una conclusione, si è adottato un metodo, con l’ausilio del digitale, basato sulla condivisione e rilettura di proposte scritte elaborate da ciascun membro del gruppo, selezionate attraverso una sorta di setaccio in più passaggi sino a individuarne un numero ristretto sul quale elaborare indirizzi concreti.

Questo metodo, che all’inizio ha incontrato non poche resistenze a causa dell’obbligo di sintesi che rischia senz’altro di impoverire il dibattito, ha però via via acquisito sempre più consensi nei tre giorni di laboratori, in quanto si è riconosciuto che esso ha garantito voce a tutti e soprattutto ha lasciato una traccia tangibile degli esiti delle discussioni.

Proprio da questi esiti ripartirà il comitato scientifico e organizzatore per redigere il documento finale, che sarà pubblicato a settembre.

Se dunque ci si dovesse chiedere quale sia il frutto della Settimana Sociale di Trieste, la risposta sarebbe questa: non un contenuto (eppure ce ne sono stati molti), non una proposta concreta (sebbene ne siano state formulate a decine), ma un metodo di discernimento comunitario che per la comunità civile è stimolo di partecipazione democratica, ma per quella ecclesiale è processo sinodale in ascolto della voce dello Spirito.

Condividi l’articolo su:

Altri articoli